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Non posso negare di trovarmi ora a scrivere riguardo uno dei miei artisti preferiti in assoluto.

Il format di questa pagina mi impedisce di scrivervi alcuni tra i racconti sulla vita di questo personaggio, artista misterioso e dai mille talenti che ci rapisce con i suoi disegni netti e i tratti pieni di verità.

Félix Vallotton, artista difficilmente etichettabile, nasce a Losanna, nella Svizzera francese, nel 1865, e si trasferisce a Parigi appena sedicenne.


Il suo stile è poliedrico, il suo carattere spesso scontroso e irritabile. Incline a non seguire le correnti dell’epoca, le sue opere spaziano da quadri ad olio con paesaggi onirici e solitari (e colori accennatamente espressionisti), a magnifiche illustrazioni xilografiche in bianco e nero per giornali e svariate pubblicazioni.

In ognuna delle sue opere, oneste e spesso un poco sfrontate, riusciamo a cogliere il senso di smarrimento dell’uomo moderno, i vizi taciuti e le controversie della civiltà.

I giochi di volumi ottenuti dal bianco e nero dell’incisione e della xilografia, sono senza dubbio tra i meglio riusciti tra le opere di Vallotton.